Viaggio nella campagna toscana (+ video)

Quest'ultima settimana on a reçu de la visite. Decollati da Paris Orly e atterrati a Firenze Peretola (che, chissà poi perché, suona subito meno charmant), ci sono venuti a trovare Mamie e Toto. E, siccome noi non volevamo che la loro fresca pelle parigina si sciogliesse sotto la potentissima calura fiorentina, abbiamo deciso di portarli in gita fuori porta. Destinazione : la campagna toscana. Si parte! (ma prima si affitta una macchina che farla a piedi é un po' troppo audace).

Cosi', di buona mattina, il giorno dopo il loro arrivo ci siamo avviati a ritirare il mezzo che ci avrebbe condotto verso paradisiaci scenari. Paradisiaci in particolar modo per coloro che sono fan de "Il Ciclone" (ah, non lo sapevi? leggi qui). Poi pero' sul tragitto c'é il nostro bar preferito di tutti i bar preferiti di sempre, mangia una brioche, bevi un cappuccino, rimangia una brioche, fai due chiacchere, e cosi' siamo arrivati all'autonoleggio che la coda arrivava fin fuori alla porta. Gradi centigradi: 36. Molto bene. Ma noi non demordiamo mai e cosi', preso il biglietto per non perdere il turno, ci siamo seduti alla panetteria di fronte che fa delle ottime brioche. E vai con un altro giro. Olé.

Ritirato il mezzo di trasporto, dopo che Babbo J si era accuratamente assicurato che gli ammortizzatori fossero i più idonei ad una donna incinta (Babbo J é molto premuroso), abbiamo avviato il motore alla volta del Chianti. Il paesino di San Donato in Poggio é stata la nostra prima destinazione.

Dopo esserci occupati della nostra primaria esigenza di mangiare (si, le mie tre brioches le avevo già digerite, ok???), con grandi curiosi sorrisi ci siamo indirizzati verso il nostro agriturismo, ancora incoscienti delle consapevolezze che avremmo avuto di li a poco. Abbiamo salutato il paesino di San Donato in Poggio convinti di rivederlo presto e spesso, ed invece no. Non l'avremmo mai più rivisto. La ragione? La nostra condivisa volontà di lasciare la povera Lietta serena e tranquilla a nuotare in pancia. La strada che conduceva al nostro splendido cascinale infatti non andava troppo d'accordo con i principi da seguire all'ottavo mese di gravidanza, e cosi' abbiamo deciso di cambiare i nostri programmi. Non più lunghe camminate quotidiane alla scoperta di vigne e antichi borghi bensi' sano riposo a bordo piscina. Come si direbbe in Francia, tant pis. Perché teatro delle nostre quotidiane avventure per tre meravigliosi giorni é stato un posto cosi'.

Alla fine niente si addice di più ad una donna incinta che dell'aria fresca, un posto estremamente rilassante, un marito che cucina bene, e dell'ottima compagnia. Quindi alla fine dal nostro cambiamento di programma abbiamo tratto tutti giovamento. Io in primis, che ho potuto perfino godermi dei momenti di lettura come solo il periodo ante maternitas mi concedeva. Beatitudine.

Babbo J ha garantito il nostro sostentamento alimentare (come sempre, d'altronde). E noi ne abbiamo tratto giovamento sulla tavola in ferro battuto del giardinetto della nostra casetta. La passione di Julien per la cucina é relativamente recente (é nata dopo anni di pasta con il ketchup, giusto per intenderci), ma si é sviluppata piuttosto rapidamente, accompagnata da delle innegabili evidenti capacità oltre norma. A parte Mamie e Toto, che hanno ammirato e degustato i suoi risultati, la sottoscritta, che si diverte a vestire i panni di Cracco pur sapendone quanto Topolino, il primo fan del suo babbo é Teo, in particola modo della sua pasta al ragu'. Gli piace talmente tanto che a volte la utilizza pure come gel. Un po' alla Paddington, con il suo panino alla marmellata sotto il cappello. Cosi' é sempre sicuro di averne sempre un po' a disposizione.

Pasta al ragù a parte, noi ci occupiamo con zelo della nostra igiene

Fra le grandi fortune della mia vita é presente questa donna. Non solo é una brava mamma e una brava nonna, ma non ha nulla a che vedere con una suocera. Aline é comprensione e dolcezza, e con grande saggezza ha sempre voluto vedermi attraverso gli occhi di suo figlio. E' una perla rara, ed io ne sono profondamente consapevole. Aline per me non é una suocera, ma é un modello e un'amica. E poi, dolcezze a parte, é la copia senza barba di suo figlio. Non solo fisicamente, ma anche caratterialmente. A volte sono talmente uguali che mi fanno ridere. E quando glielo dico, si divertono anche loro. Un po' come quando lo dicono a me e a Teo (ah non ce lo dicono??? é perché si sbagliano, dovrebbero dircelo, perché Teo é identico a me. toh. )

Unica foto dell'intera banda del Chianti

E poi un giorno abbiamo trovato dei cavalli, e il generosissimo Teo non ha mai smesso di ricordargli ( e ricordarci) quale verso facessero. Lui lotta per il bene degli animali, in particolare per quelli di plastica.

Decisamente la mia foto preferita dell'intera vacanza. Non solo perché sono presenti coloro che più amo al mondo (gente in pancia a parte), ma perché é vera. Ultimamente Teo non smette di abbracciare e di dare baci (anche non ruffiani, giuro), e quando lo fa con il suo papà, vedo improvvisamente cadere ogni tentativo di dura e ferma propedeuticità dagli occhi del suo Babbo, che da Gambadilegno diventa improvvisamente Minni. Il potere dell'Amore.

Le nostre foto di famiglia sono merito di Mamie. Grazie mille Aline, ci ricorderemo per sempre di aver ballato tra i vigneti e gli ulivi

L'ultimo giorno abbiamo poi deciso che non avremmo lasciato cantar vittoria all'antipatica strada sterrata fino alla fine, e cosi' prima di rifar rotta verso la nostra amata Firenze, abbiamo scelto San Gimignano come meta intermedia. Possiamo cosi' dire di aver comunque visitato dei magnifici borghi medioevali.

San Gimignano é uno dei miei posti preferiti. Non solo per l'infinita magia del luogo, ma perché é stato anche uno dei miei primi Day Trip con Julien (avrei potuto anche dire viaggio di un giorno, ma suonava meno esotico e decisamente meno figo). All'epoca si prendeva il primo treno da Firenze Santa Maria Novella, si facevano interminabili viaggi sui regionali senza aria condizionata che si aveva l'impressione di essere arrivati in Bangladesh e invece si era solo a Borgo San Lorenzo, si mangiava un panino sugli scalini di qualche piazza, si facevano due passi e poi si riprendeva il treno perché con Trenitalia non si sa mai, altrimenti a casa non ci si arrivava più. Ogni volta ci si lamentava, ma la domenica dopo lo si faceva ancora. Cosi' ho cominciato a scoprire la Toscana, io con i miei orecchini tintinnanti e Julien con la sua Leica a tracolla. Sono certa che un giorno tutti questi ricordi troveranno spazio in questo diario online, e si potranno fare parecchie risate. Ma per ora ecco la nostra seconda volta a San Gimignano, che poi é la prima da genitori. Che si sa, le prime volte non si scordano mai.

Spesso riceviamo complimenti sulle nostre fotografie. Dando per appurato che la nostra é una vera passione, alla quale dedichiamo tempo ed energie (e il fatto che anche senza figli passeggiassimo con una Leica in collo la dice lunga), molto spesso cogliere il momento non é semplice. Lo scatto multiplo (ossia più foto una di seguito all'altra scattate a distanza di un nano secondo) ne dimostra l'evidenza. Vedi le foto seguenti per comprendere. Non sono stata in grado di sceglierne una sola da inserire a questo articolo, perché vederle entrambe, una di seguito all'altra, mi faceva morire. Ecco la vera vita davanti alla macchina fotografica.

Qui sembra che posiamo tutti e tre in perfetta armonia e stabilità. Babbo J sorride all'obiettivo, io guardo con amore il mio bambino e quest'ultimo sembra pseudodivertirsi sul rimorchio posteriore di una vecchia auto ("auto"??) 100% Italia. Che meraviglia. Ma quale sarà lo scatto seguente? Continuare per credere.

AHAHAHAHAH ! Amo questa foto! Giuro non sono stata in grado di non metterla!

Anche qui, voi probabilmente vedete un bambino sorridente in una intensa scena d'amore con la sua mamma, su un paesaggio sublime. Ecco, no. Qui sto tentando di spiegare al suddetto bambino, denominato Teo il Leone, che deve smetterla di correre dove passano le macchine, che sarebbe meglio non abusare degli acuti perché non é sano per i timpani altrui, e che i fiori non si possono strappare, e tanto meno mettere in bocca, nonostante Cannavacciuolo li inserisca nei suoi piatti. Lui, di tutta risposta, mi ha sorriso, mi ha abbracciato, mi ha detto "Baba" e mi ha dato un bacio sul naso; quando ha visto che non aveva funzionato, l'ha rifatto, e quindi ha funzionato. E' un ruffiano. Ma cosa ci devo fare, é mio figlio (l'ho detto che ci assomigliamo, no?).

Ed é cosi', con un'ottima merenda gelato, che si é conclusa la nostra vacanza nella campagna toscana. Che poi non é cosi' lontana, e quindi presto ci torneremo. Ma per il momento abbiamo sistemato le valigie, in attesa di Lietta. Il nostro agosto sarà all'ombra del Duomo. E noi siamo tanto felici. Always with Love.

[ in attesa di viverne di nuove e di parlare delle vecchie, le nostre recenti avventure a Parigi + video le potete trovare qui, e la prima parte di quelle vietnamite, sempre con video, qui, qui e qui. A presto! ]

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