Meeting Santa, taking family pictures and eating mint chocolate

Ci avevamo già provato, e per ben due volte. Ma ogni volta ce ne andavamo un po' delusi, testa all'ingiù e sguardo triste. Era proprio difficile trovarlo questo Babbo Natale.

Sognavamo quel magico momento in cui gli avremmo messo Teo sulle gambe, e lui con voce soave e profonda gli avrebbe chiesto "Ciao grazioso bambino. Cosa desideri per Natale?", quelle mani grandi grandi e callose come solo chi é abituato a tenere le redini di una slitta può avere, quel sorriso dolce e rugoso, quella lunga e morbida barba bianca...OK STOP! Dobbiamo smetterla di guardare "Miracolo sulla 34ma strada".

Insomma, volevamo solo presentare Teo a Santa Claus, un po' come si fa nei film. Ma il nostro Babbo Natale non riuscivamo a trovarlo. Un giorno ne abbiamo incontrato uno, ma più che dal Polo Nord sembrava venisse da Scandicci e quindi abbiamo lasciato stare.

Poi un giorno abbiamo trovato una locandina, e ILLUMINAZIONE! Forse forse il nostro Babbo l'avevamo trovato! L'Hard Rock Café aveva infatti organizzato un Brunch per famiglie sabato 19 dicembre, e per l'occasione avrebbe ricreato il Villaggio di Santa Claus con folletti e fatine, un sacco di giochi, un grande albero di Natale e Guest Star...Babbo Natale! Yes! Questa era la nostra occasione!

Così sabato mattina ci siamo messi la sveglia e di prima mattina (l'evento cominciava alle 9.15 e sarebbe terminato alle 11.30) abbiamo affrontato una frizzante arietta mattutita diretti verso Piazza della Repubblica per andare finalmente ad incontrare il nostro Babbo.

E' stato proprio fighissimo. E non mi riferisco al semplice fatto che ho mangiato due brioches al cioccolato, tre panchakes, una fetta di torta al cioccolato e una alle mele. L'atmosfera era meravigliosa, proprio come la cercavamo. C'era un elfo che si occupava di fare sculture con i palloncini ( e Teo la sua l'ha mangiata), un folletto che distribuiva letterine da scrivere per Babbo Natale ( e Teo la sua l'ha mangiata), e un intero palco dedicato interamente al magico incontro con Babbo Natale.

Dopo aver approfittato del ricco buffet, ci siamo risistemati la camicia e siamo andati finalmente ad incontrare il nostro tanto amato Babbo. A Teo é piaciuto. Non ha pianto, non ha manifestato nessun tipo di turbamento, ed ad un certo punto gli ha perfino sorriso. Un successone insomma. Non c'é stato bisogno di chiedergli cosa desiderasse, si é dimostrato subito evidente. Voleva la sua campanella. Ne é rimasto ipnotizzato. Se la rigirava nelle mani, la scrutava, e ovviamente se l'é mangiata.

Non abbiamo abbandonato la festa fino all'ultimo, e giuro non solo perché non avevo ancora finito di bere il mio caffé americano(chi mi conosce sa quanto tempo io ci impieghi a bere un caffé, ma sono fatta così, io assaporo).

Data la quantità di cibo ingerito durante il brunch si rivelava completamente inutile rientrare per pranzo, così ci siamo lanciati alla scoperta di un nuovo quartiere di Firenze che non abbiamo mai troppo frequantato ma che ci é piaciuto parecchio. Abbiamo fatto rilassanti passeggiate in stupende strade in cui troneggiavano meravigliosi palazzi della Firenze Capitale, un angolo di pace nell'intenso concerto del sabato pomeriggio, abbiamo conosciuto dei simpaticissimi gestori di un bar dove il tempo si sembrava fermato agli anni '70, uno dei pochi bar-latteria ancora esistenti, ed é stato emozionantemente romantico, ed abbiamo approfittato della splendida luce del primo pomeriggio per fare fotografie ricordo.

Conclusosi il nostro tour di scoperta, ci siamo diretti verso Piazza Pitti dove ci attendevano dei nostri amicissimi che ci hanno sorpreso facendo uno splendido regalo a Teo, e di nuovo li ringraziamo. Topolino sta diventando il quarto membro della nostra famiglia.

Apro la parentesi "Ritratti di Famiglia". E' praticamente impossibile per una famiglia riuscire ad avere foto in cui si é presenti tutti quanti. Foto carine, intendo, non selfies. Uno dei due genitori é quasi sempre dietro l'obiettivo infatti, e questo rende le foto sempre "prive di qualcosa". Per la foto del nostro "About Us" ad esempio (che potete leggere qui), abbiamo scongiurato il problema con il nostro amatissimo Photomaton, ma dato che ogni volta che ci facciamo una foto di questo genere ci facciamo travolgere dal nostro instinto adolescenziale (io tengo sempre la bocca aperta e Julien strizza sempre gli occhi, chissa poi perché), per le foto della nostra Christmas Card abbiamo optato per una strategia un po' più classica ( e seria) e abbiamo chiesto ai nostri amicissimi G e N di scattare come volevano e quanto volevano che sicuramente sarebbe uscito qualcosa che ci avrebbe fatto apparire più credibili della nostra tradizionale foto al Photomaton sotto casa. Cornice la splendida Piazza Pitti in un luminosissimo pomeriggio invernale (Dio grazie per il clima che c'é a Firenze quest'anno).

Shooting fatto ( e risultato ottenuto, yeah!), i nostri amici hanno deciso di portarci in un posto che erano convinti ci sarebbe piaciuto, e difatti ci hanno azzeccato. Merenda di classe, la nostra al café Florian. Splendida succursale del suo fratello veneziano, il café Florian non é solo un ottimo posto in cui fare merenda (o cenare, per i più arditi), ma é il perfetto incontro tra un viaggio nel tempo in una galleria di arte contemporanea. In questa splendida cornice io e Julien ci siamo goduti un' ottima cioccolata calda con panna alla menta. Devo ammettere che il momento é diventato splendidamente magico quando in sottofondo musicale é apparsa Edith Piaf, e mio figlio mi ha concesso un ballo. Mi emoziona sempre ascoltarla, ed ancora di più pensare che "La Vie en Rose" era la canzone che gli cantavo sempre quando ancora era in pancia, ed ora possiamo ballarla insieme. Sono una mamma sensibile. (Mio Dio, pensa quando si sposerà!)

Il nostro pomeriggio é poi proseguito in quell'autostrada all'ora di punta che é il centro di Firenze il sabato. Ogni tanto mi chiedo da dove spuntino tutte quelle persone che invadono la città durante il weekend. In Piazza della Signoria, qualcuno ci aveva riservato un bel regalo. A livello dell'entrata laterale di Palazzo Vecchio vi era infatti una scritta : "Lights of Florence : esposizione". Intrigati dal titolo (ovunque ci sia qualcosa che parli di lucine noi ci andiamo), siamo entrati. Non so chi abbia organizzato questa mostra, ma se mai avessi l'onore di incontrarlo gli stringerei la mano e lo ringrazierei. Sull'intera parete di una sala di Palazzo Vecchio era proiettato un filmato accompagnato da una splendida musica di immagini di Firenze ripresa dall'alto. Mi ha emozionato (e ha emozionato anche Julien, ma si sa che questo conta poco, dato che é in grado di emozionarsi anche davanti ad un panino finocchiona e pecorino). E' stato meraviglioso. A volte l'atmosfera della metropoli mi manca, e sto cercando di riabituarmi all'idea di vivere in una città non solo provinciale, ma pure italiana. Ecco, chiunque tu sia, signore che ha organizzato la mostra, ti ringrazio di cuore, perché con quelle immagini mi hai ricordato che quella di tornare a Firenze é stata la più romanticamente folle buona decisione che abbiamo mai preso, e sono orgogliosa di poter chiamare questa meraviglia "casa". Firenze, je t'aime.

Our Dolce Vita adresses :

  • Hard Rock Café - Via Brunelleschi 1, Piazza della Repubblica, 50123, Firenze - Pagina Facebook

  • Café Florian - Via del Parione 32/r, 50123, Firenze - Sito Web

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